Essendo un percorso di aiuto breve che riguarda un problema circoscritto nel qui ed ora, il counseling serve a chi desidera lavorare su un tema in particolare.
Può essere un intervento a livello individuale o di gruppo, per identificare e rafforzare i punti di forza e le risorse che il singolo o il gruppo possiede, per trovare una modalità più soddisfacente di affrontare la realtà che vive.
Un percorso di counseling può servire a:
- Prendere una decisione per quanto riguarda la nostra vita personale o professionale
- Esplorare come superare degli ostacoli che troviamo nel raggiungimento degli obiettivi
- Fare chiarezza sulle emozioni ed i pensieri che ci accompagnano nelle decisioni difficili
- Migliorare la comunicazione e ripristinare il dialogo con persone importanti nella nostra vita
- Guardare il momento di difficoltà con “occhi nuovi”, per scoprire nuovi stimoli e percorsi possibili
- Aumentare la nostra autonomia e fiducia nelle possibilità di effettuare delle scelte tese al maggiore benessere
- Rivedere il nostro ruolo quando la vita famigliare cambia (figli grandi, divorzio, genitori anziani)
- Uscire dal senso di isolamento che proviamo nell’affrontare una questione dove ci sembra di “aver provato di tutto”
- Esporre una questione spinosa ad un professionista quando ne abbiamo già parlato, senza l’esito desiderato, con gli amici, i familiari, ecc.
Il counseling serve a identificare, potenziare e attivare le risorse del cliente stesso nella risoluzione del problema, nel pieno rispetto della sua autonomia e delle sue possibilità in quel momento della vita. Quindi il counselor accoglie, ascolta, riformula, rispecchia e esplora insieme al cliente la problematica proposta, per trovare un modo più soddisfacente di vivere nella realtà che ha.
In merito puoi leggere anche la definizione data da AssoCounseling su cos’è il counseling, gli atti caratterizzanti il lavoro di un counselor, e le differenze con le altri figure professionali.